Analisi dei bilanci economici e patrimoniali storici, definizione dei principali indici aziendali

Esiste un modo di vedere la tua azienda al di là del risultato economico o di altri parametri come il fatturato o gli ordinativi? Questa “visione” alternativa ti può essere utile? Io sono sicuro che i numeri e le immagini ricavate, anche se sintetiche, ti possono aiutare a eliminare qualche dubbio!

Finanziariamente l’azienda è cresciuta correttamente? Le risorse utilizzate sono equilibrate e consentono di crescere ancora negli investimenti? A queste domande può rispondere l’analisi patrimoniale e gli indici che ne derivano. Un esempio di analisi e raffronto dei dati patrimoniali tra due esercizi (vedi allegato a lato):

Il rapporto con gli Istituti di Credito è sempre difficile? L’azienda può investire in beni strumentali con le proprie risorse o deve ricorrere a terzi finanziatori?
A queste domande, oltre che con le sensazioni, si può rispondere utilizzando il raffronto tra gli impieghi e le fonti di capitale e gli indici di liquidità che se ne ricavano:

Visti i numeri di questo esempio possiamo dire che nell’ultimo anno la metà della disponibilità è costituita dal magazzino (e l’imprenditore sa se è trasformabile facilmente e totalmente in liquidità) e che vengono utilizzate delle passività consolidate per coprire le necessità correnti.

Può essere molto interessante analizzare i dati di uno o più concorrenti per vedere le differenze strutturali ed economiche, per meglio definire operazioni di contrasto o di acquisizione di nuovi mercati. Di seguito un esempio di analisi e raffronto tra i dati di un cliente con quelli della concorrenza (vedi allegato a lato).

Gli indici di bilancio rappresentano la sintesi dei numeri di un’azienda; sono degli indicatori che, sotto forma di un rapporto tra due valori o sotto forma di semplici somme o sottrazioni matematiche, servono per valutare la situazione finanziaria, patrimoniale ed economica di un’impresa.

Gli indici di bilancio che servono per la valutazione sopra indicata sono di tre tipi:

  • Patrimoniale
  • Di liquidità
  • Di redditività

 

Patrimoniale
Sono a loro volta suddivisi in due classi:

 1. Analisi di struttura

  • Analisi della rigidità delle fonti di capitale Indicano il grado di copertura finanziaria tramite capitale proprio, sommato ai debiti di lungo termine. L’azienda corre rischi inferiori quando questo indice ha il valore alto.
  • Analisi sull’elasticità degli investimenti Calcolato in modo complementare al primo e dato dal rapporto tra: Attività correnti / attività totali
  • Analisi per la rigidità degli investimenti Cioè, in pratica, valutano l’incidenza delle immobilizzazioni sul totale degli investimenti. La formula è: (totale immobilizzazioni / totale degli investimenti)*100
     

2. Analisi autonomia finanziaria

Esprime il peso del capitale netto sulla somma di tutte le fonti di finanziamento. Anche in questo caso si possono ricavare 3 indicatori:

  • Grado di copertura delle immobilizzazioni Se il risultato è maggiore di 1 vuol dire che le fonti consolidate sono maggiori delle immobilizzazioni. La formula è: (Capitale netto + debiti da immobilizzazioni di lungo termine) / immobilizzazioni nette
  • Grado di copertura immobilizzazioni Simile all’indice precedente, ma in questo caso si controlla se si possono coprire le immobilizzazioni con il capitale proprio. La formula è: Capitale netto / immobilizzazioni nette
  • Grado di copertura delle attività Indica la capacità dell’impresa di coprire i propri investimenti con capitale proprio. La formula è: (Capitale netto / attività )*100

Indici di liquidità
Determinano se l’azienda è in grado di onorare i debiti a breve termine nonché gli eventuali problemi sorti dalla gestione aziendale. In particolare abbiamo:

 

  • Indici di liquidità generale
    Mette in evidenza la capacità di copertura delle passività di breve termine rispetto alle attività correnti. La formula è: Attivo circolante / debiti a breve termine

     
  • Indici di liquidità primaria
    In pratica, il grado di copertura delle passività con liquidità immediata. In particolar modo si possono rappresentare 3 immagini:
    ◦ Indice < 1   => La situazione è negativa

    ◦ Indice = 1  => Siamo nella norma
    ◦ Indice > 1  => L’azienda è in grado di far fronte tranquillamente agli impegni di breve termine


    La formula è: (Attività circolante – scorte di magazzino) / passività correnti

Indici di redditività
Sono sicuramente i più utilizzati fra gli indici di bilancio e forniscono i seguenti dati:

  • ROI (Return On Investment)

rappresenta la redditività della gestione caratteristica nei confronti dell’intero ammontare del finanziamento aziendale. In soldoni, quanto rende il capitale che abbiamo investito?
Si possono presentare 3 differenti situazioni rispetto al costo del denaro (i):
ROI > i => Investire nell’azienda rende più del costo del denaro, quindi conviene continuare ad investire.
ROI = i => L’investimento rende tanto quanto il costo del denaro, perciò potrebbe essere più conveniente spostare i soldi in un investimento di tipo obbligazionario.
ROI < i => L’azienda va male e l’investitore sta perdendo denaro in quanto ci guadagnerebbe di più se lo investisse in altri modi.
La formula è: (Reddito operativo / Capitale investito)

  • ROE (Return On Equity)

Ha la stessa funzione del ROI con la differenza che pone l’attenzione rispetto ai soldi investiti dai soci, quindi rispetto al capitale netto.
La formula è: (Reddito netto / Mezzi Propri)

  • ROS (Return On Sales)

Indica il margine di profitto sulle vendite in rapporto al reddito operativo ed il fatturato. Dà un’indicazione in termini monetari
La formula è: (Reddito operativo / fatturato)

  • ROA (Return on assets)

Serve a valutare la redditività degli investimenti rispetto a tutto l’attivo.
La formula è: (reddito operativo + altri redditi – spese caratteristiche + redditi finanziari) / totale attivo

  • Leverage

Misura il grado di indebitamento dell’azienda.
Leva = < 1 => Non c’è presenza di capitali di terze persone nell’azienda.
Leva > 1 => L’azienda usa anche capitali di finanziatori esterni.
Leva > 1 e < 3 => C’è una buona situazione di equilibrio fra capitale proprio e capitale di terzi.
Leva > 3 => L’azienda è sotto-capitalizzata e dipende troppo da investitori esterni.

Esistono poi, tutta una serie di altri indici di bilancio, ma non riguardano strettamente l’analisi di bilancio.

  • Indice di disponibilità·      

I soldi che entreranno durante l’anno sono sufficienti alle uscite previste?

  • Indice di giacenza media nel magazzino

Per quanto tempo la merce staziona nei depositi. Ovviamente meno rimane in magazzino, meglio è!

  • Giorni di dilazione media concessi ai clienti·      

Tipico del mondo business è quello di pagare a 90 o 120 giorni, o anche di più. L’impresa in questione, mediamente, che dilazione fornisce agli acquirenti?

  • Giorni di dilazione ottenuti dai fornitori

Speculare all’indice precedente è quello che indica in media a quanti giorni paghiamo.